La propaganda ha le gambe corte (anche quando è “buona”)

La propaganda, a quanto pare, ha le gambe corte anche quando è “buona”. Questo, se non altro, è quanto sembra suggerire l’attualità, con due vicende tra loro diversissime ma con un comune denominatore. Entrambe, infatti, in qualche modo chiamano in causa la Russia “cattiva”: che però, al dunque, almeno in queste circostanze non è poi così brutta come la si dipinge […].

L’editoriale di stamani.

Lascia un commento