
Gotham tramonta, Batman sorge
La scorsa settimana, con l’ultimo episodio dell’ultima stagione, si è conclusa una delle serie tv più iconiche degli ultimi anni. Si è conclusa con una puntata dai forti contenuti emotivi, simbolicamente intitolata The Beginning… Dopo cinque stagioni, infatti, non è ancora l’ora della fine: Gotham tramonta, sì, ma solo per permettere a Batman di sorgere.
È questa consapevolezza a rendere dolceamaro, per i sostenitori della serie come il sottoscritto, il distacco dai personaggi lungamente amati e odiati. E forse potrebbe essere di qualche conforto anche per quanti auspicavano da tempo la cancellazione della serie, imputandole la grave (e purtroppo innegabile) colpa di essersi presa troppe licenze rispetto all’originale.
In effetti, Gotham è stata una delle serie tv più controverse degli ultimi anni. Amata e odiata, osannata oppure criticata. Difficilmente, però, ha lasciato indifferenti.
Si potrebbe discutere a lungo sul successo ininterrotto di supereroi come Batman – di cosa rappresentano. Forse, soprattutto la nostra aspirazione a un mondo migliore.
In questo senso, Bruce Wayne è forse il più umano tra gli eroi – il più simile a noi comuni mortali. Il ragazzo orfano che, mosso dalla sete di giustizia, decide di lottare contro il male che affligge il suo mondo – senza avere alcun superpotere: non la capacità di eiettare ragnatele (come Spider-Man), non la possibilità di trasformarsi in un mostro verde iperforzuto (come Hulk) o la facoltà di manipolare la mente o la materia (come il professor X o Magneto).
Batman è armato solo del suo coraggio, e di un profondo senso di onestà e rettitudine. Certo, essere un miliardario aiuta a perseguire i propri obiettivi, ma è anche vero che Bruce Wayne potrebbe sprecare il suo denaro alla maniera di Soros o Bloomberg, di Gates o Gore. Invece, decide di investirlo nella possibilità di rendere davvero il mondo un posto migliore, opponendosi non solo alla criminalità “classica” (Pinguino e don Falcone), ma alla follia pura (Joker), alla genialità del male (l’Enigmista), alla forza dell’avidità (Bane), alla corruzione del bene (Due Facce).
Forse è proprio questa la chiave per capire come sia possibile che, dopo tanti anni, l’uomo pipistrello non abbia ancora cessato di sorprendere e affascinare.
Ed ecco perché non resteremo a lungo orfani dei nostri eroi. Perché questa non è la fine: è solo l’inizio.
Ben McKenzie – Jim Gordon
David Mazouz – Bruce Wayne
Sean Pertwee – Alfred Pennyworth
Camren Bicondova – Selina Kyle/Catwoman
Cameron Monaghan – Jerome e Jeremiah Valeska/Joker
Robin Lord Taylor – Oswald Cobblepot/Pinguino
Cory Michael Smith – Edward Nygma/Enigmista
Donal Logue – Harvey Bullock